“Gesù non soccombe sotto il peso del male degli uomini. Cade, soffre, è maltrattato, calpestato… ma si rialza! ll suo sguardo converta i nostri cuori induriti”. Così scrive il parroco di Naso, Padre Calogero Tascone, sul suo profilo Facebook, postando le foto del bambinello del presepe di Piazza Roma, distrutto nella notte tra il 25 e il 26 dicembre scorsi.
“Gesù non si lascia schiacciare, accetta la sofferenza, così come ha accettato il sacrificio della la croce – ci dice Padre Calogero -, nonostante tutto continua ad amare, per la salvezza degli uomini”.
Il bambinello incollato, dopo essere stato appoggiato nuovamente nel presepe per pochi minuti dopo la Celebrazione eucaristica di ieri, giorno dell’Epifania, per volere del parroco nasense rimarrà infatti custodito nella Chiesa Madre, a ricordo di quell’atto di vandalismo, ma con un risvolto positivo: “Come comunità abbiamo chiesto, per il tramite di quel Gesù bambino distrutto (i cui segni devono continuare ad essere visibili), il miracolo della conversione: che il Signore possa fare un dono di misericordia per far tornare vicine al suo cuore tante persone quanti erano i pezzettini in cui quella statuetta è stata distrutta. A questo bambinello i fedeli potranno chiedere la grazia della conversione di un amico o di un familiare”.
Ma quello avvenuto a Naso è solo uno dei numerosi atti vandalici effettuati all’indirizzo di presepi italiani e secondo il parroco nasense è evidente la necessità di una nuova Evangelizzazione della società: “Il gesto evidenzia che la nostra società non è cristiana, probabilmente non lo è mai stata, ma sicuramente non lo è più. Anche se la grande maggioranza degli italiani ancora oggi è battezzata e cresimata e si sceglie ancora il matrimonio religioso, credo che la Chiesa debba assumersi il compito di annunciare nuovamente da capo il Vangelo: la nostra società e le nuove generazioni hanno bisogno di Evangelizzazione”.