Da una campagna elettorale all’altra, da un’elezione all’altra, neanche il tempo di tirare il fiato dopo la corsa alle regionali che ecco pronta una nuova chiamata alle urne per le politiche. La data da segnare è quella del 4 marzo. Tra il 29 e il 31 Gennaio la finestra per la presentazione delle liste. Meno di 20 giorni dunque per definire gli schieramenti con tanti tasselli da collocare in provincia di Messina ed i conti politici da far quadrare sulla bilancia di listini uninominali e quote proporzionali. Nel centrodestra riunito, Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia più la cosiddetta quarta gamba di Udc-Ncd e Popolari, in tanti scalpitano per un posizionamento di prestigio. A Messina, dove si vivrà una campagna elettorale con occhio alle amministrative di primavera, come sempre i riflettori sono puntati sulla “galassia” Genovese. Franco Rinaldi, cognato di Francantonio ed ex deputato regionale, potrebbe essere tra i papabili poi ci sono la deputata uscente di Patti Mariella Gullo, Nino Germanà, rimasto fuori dell’Ars, e Santi Formica, che propone la figlia Elisabetta. In provincia posizione forte per il senatore uscente di Sant’Agata Militello, Bruno Mancuso, transitato a Fratelli d’Italia mentre pare prendere quota anche la candidatura di Pippo Naro, commissario regionale dell’Udc. Nome di ritorno dell’ultima ora anche il messinese Carmelo Lo Monte. Tra i Cinque Stelle messinesi certi di partecipare alla sfida i due uscenti Francesco D’Uva ed Alessio Villarosa, poi, dall’esito delle “parlamentarie” concorrono Barbara Floridia, Antonella Papiro, Lorella Mazzeo, Gaetano Russo di Mistretta, l’acquedolcese Elia Alioto ed altri già candidati alla regione. Nel centrosinistra a Messina il partito di Pietro Grasso ha definito la rosa dei candidati, inserendo il messinese Gaetano Tirrito nel collegio uninominale del Senato e l’imprenditrice di Capo d’Orlando Francesca Pietropaolo, nel collegio uninominale alla Camera di Barcellona. Nel Pd, il Rettore Pietro Navarra attende il via libera per lo scudo proporzionale, ma deve fare i conti con il brolese Pippo Laccoto, deluso dalla mancata rielezione all’Ars . Quasi certa la candidatura del presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci. Il centrosinistra deve quindi fare i conti con l’ex ministro Gianpiero D’Alia, e le ambizioni di Beppe Picciolo, anche’egli rimasto escluso dalla corsa a Palazzo dei Normanni.