La Polizia di Stato di Patti ha chiuso il cerchio e ha smascherato gli autori del furto di 33mila euro ai danni del supermercato Conad di Patti. Sono due catanesi.
Il colpo fu messo a segno l’11 marzo scorso a Case Nuove Russo di Patti. Grazie alle indagini dei poliziotti del commissariato di Patti, coordinati dal sostituto procuratore della repubblica di Patti, Francesca Bonanzinga, sono stati arrestati: Salvatore Campisi, 30 anni e Salvatore Militello, 64 anni, condotti in carcere in esecuzione dell’ordinanza cautelare emessa dal gip del tribunale di Patti, Eugenio Aliquò, per furto pluriaggravato commesso in concorso. L’attività di indagine, condotta in tempi ristretti dai poliziotti di Patti, diretti dal vice questore aggiunto Giuseppina Interdonato, ha dimostrato come il piano d’azione fosse stato studiato nei minimi particolari. Quando i due sono entrati in azione, il supermercato era chiuso; hanno danneggiano la porta d’ingresso, manomesso e disattivato i sistemi di videosorveglianza, aperto le due casseforti con l’uso di fiamma ossidrica, impossessandosi, oltre che del denaro, anche di quello presente nelle casse. Grazie alle immagini estrapolate dalle telecamere vicine al supermercato, sono state individuare due auto, dalle cui targhe si è risaliti ai proprietari e: Campisi e Militello. Non solo, sempre dalla visione delle registrazioni degli impianti di videosorveglianza, gli operatori di polizia hanno individuato i tratti somatici dei due autori; comparati con i rilievi fotosegnaletici, trattandosi di soggetti con precedenti e con le fotografie rinvenute sui profili Facebook, hanno confermato il loro pieno coinvolgimento, seppur con ruoli diversi. Campisi faceva da palo ai complici, aspettandoli a bordo del proprio mezzo, per facilitarne la fuga. Decisive anche le attività di intercettazione telefonica e ambientale, le analisi dei tabulati le osservazioni dei ladri nel territorio catanese. Dai contatti telefonici il giorno prima del furto, è emerso che i loro cellulari, contemporaneamente, risultavano spenti nelle fasi cruciali del furto, per poi successivamente essere accesi ed individuati in un luogo lontano dal supermercato. E’ emerso anche dalle telefonate intercettate che gli indagati si conoscevano tra loro ed erano dediti a furti. Con loro c’era anche una terza persona, individuata grazie alla comparazione delle immagini estrapolate dalle telecamere tanto con quelle presenti nelle banche dati di polizia, trattandosi di soggetto con precedenti, quanto con le fotografie presenti su Facebook. Allo stato risulta irreperibile. I ladri sono stati individuati con fare sospetto nei pressi del supermercato e avevano con loro un grosso borsone verosimilmente contenente l’attrezzatura usata per realizzare il colpo.