Capo d’Orlando riparte dall’orgoglio, dalla passione e dalla professionalità, in quella che si preannuncia una stagione impegnativa.
A dare un’idea dell’impronta che l’Orlandina vuole dare al prossimo campionato è il General Manager della società di Via Beppe Alfano, Peppe Sindoni. «È un momento cruciale per l’Orlandina Basket e la sua gente. Nei momenti difficili tocca compattarsi e dimostrare di tenerci davvero. Un passo indietro è la migliore occasione per tirare un respiro forte e ripartire. Vogliamo proseguire il nostro percorso di trasformazione in azienda sportiva che mira alla sostenibilità totale. I modelli di successo nello sport professionistico sono tanti e ci indicano la strada. Non possiamo dimenticare che in quattro anni di Serie A abbiamo ritoccato per quattro volte il record negativo di incassi da botteghino della storia della massima serie, troppo spesso si è dato per scontato l’apporto economico della famiglia Sindoni. Ma più che piangerci addosso dobbiamo lavorare per un futuro con tifosi più numerosi e consapevoli della dimensione e degli obiettivi del club. In A2 vogliamo fare bene e centrare uno dei primi cinque posti del nostro girone».
L’Orlandina ripartirà da una struttura, societaria e tecnica, che manterrà lo stesso livello qualitativo: «La struttura non verrà intaccata. Cambieremo delle figure ma lo standard di professionalizzazione resterà uguale. Siamo ai dettagli con l’allenatore che più di tutti ha voluto Capo d’Orlando. Un allenatore di alto profilo che migliora i giocatori e non si limita a gestirli. Puntiamo a costruire un quintetto di alto livello con una panchina giovane e funzionale che può già contare su due tasselli importanti come Donda e Laganà».