Dieci provvedimenti di Daspo, ovvero divieto di partecipazione ad eventi sportivi, sono stati sottoscritti dal Questore Mario Finocchiaro nei confronti di soggetti che con la loro condotta hanno generato situazioni di criticità per la sicurezza e l’ordine pubblico in occasione di due eventi sportivi svoltisi nei mesi scorsi.
I provvedimenti sono stati adottati nei confronti di tifosi riconosciuti responsabili di aver assunto, alimentato e provocato condotte pericolose del tutto contrastanti con i principi sportivi.
Il primo episodio risale al 22 aprile scorso e vede interessate 5 persone che nel corso del derby di basket Patti-Barcellona, hanno, oltre che inveito contro gli arbitri ed il pubblico della squadra avversaria, minacciato pesantemente i giudici di gara per i provvedimenti adottati in merito ai falli riscontrati nel corso della partita non risparmiando comportamenti violenti sulle cose ed in particolar modo sulle sedie prossime alla panchina del Basket Patti.
Il secondo episodio è legato invece all’incontro di calcio Matera – Catania disputatosi lo scorso 30 aprile a Matera. Durante il servizio d’ordine, predisposto presso le aree di imbarco della società di navigazione Caronte & Tourist di Messina, 5 tifosi del Catania, in transito verso la Basilicata, sono stati sorpresi ad aggredire rappresentanti di squadre “rivali”, anch’essi in attesa di imbarcarsi per Villa S. Giovanni, scagliandovisi contro con cinture ed aste di bandiera, accendendo un fumogeno e danneggiando un’autovettura i cui occupanti hanno riportato lievi ferite. Immediata la denuncia alla competente Autorità Giudiziaria per detenzione di artifici pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive e di arnesi atti ad offendere.
Con il contributo della Divisione Anticrimine della Questura di Messina le 10 persone resesi responsabili delle condotte sopra specificate sono state raggiunte dalla misura di prevenzione e invitate, pertanto, a tenere una condotta conforme alla legge.
Non potranno accedere ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive rispettivamente del tipo di quelle alle quali hanno partecipato per un periodo i primi 5 soggetti di due anni, gli altri 5 di tre.
Il divieto è esteso anche ai luoghi interessati alla sosta, al transito ed al trasporto dunque strade, vie e piazze che rientrano in un raggio di 300 metri dall’impianto sportivo e alle stazioni ferroviarie, metropolitane, terminal bus, autogrill e imbarcaderi.