Il Distretto socio-sanitario 31 di cui Sant’Agata Militello è comune capofila, è stato ammesso al finanziamento ministeriale per la realizzazione del Programma Sperimentale “P.I.P.P.I.”, giunto al settimo anno.
Il programma, presentato questo pomeriggio al Castello Gallego, alla presenza di quasi tutti gli amministratori dei comuni del distretto ed operatori del settore, prevede il coinvolgimento della rete di tutte le agenzie operanti in ambito territoriale, enti pubblici, scuola e volontariato. Il P.I.P.P.I. (Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione) nasce a fine 2010 ed è il risultato di una collaborazione tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare dell’Università di Padova e persegue la finalità di innovare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie cosiddette negligenti, al fine di ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare, articolando in modo coerente fra loro i diversi ambiti di azione coinvolti intorno ai bisogni dei bambini che vivono in tali famiglie, tenendo in ampia considerazione la prospettiva dei genitori e dei bambini stessi nel costruire l’analisi e la risposta a questi bisogni.
L’obiettivo primario è dunque quello di aumentare la sicurezza dei bambini e migliorare la qualità del loro sviluppo. Esso propone linee d’azione innovative nel campo dell’accompagnamento della genitorialità vulnerabile, scommettendo su un’ipotesi di contaminazione, piuttosto desueta, fra l’ambito della tutela dei “minori” e quello del sostegno alla genitorialità. In questo senso, si inscrive all’interno delle linee sviluppate dalla Strategia Europa 2020 per quanto riguarda l’innovazione e la sperimentazione sociale come mezzo per rispondere ai bisogni della cittadinanza e spezzare il circolo dello svantaggio sociale.
“Sono molto soddisfatta dell’andamento dell’iniziativa – dichiara Ilaria Pulejo, assessore ai servizi sociali del comune di Sant’Agata Militello – e spero che il programma possa divenire presto strumento di aiuto concreto per i minori e le famiglie interessate dal progetto”.