venerdì, Novembre 22, 2024

Falcone, si spacciano per medici e derubano un’anziana. Tre giovani arrestati

Sono accusati del furto ai danni dell’abitazione di una anziana, ma il sospetto è che si tratti della banda dei finti medici che per settimane ha beffato decine di famiglie nel messinese.

All’alba di oggi, nella Provincia di Siracusa, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina, unitamente a quelli del Comando Provinciale di Siracusa, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Patti, su richiesta del Procuratore Angelo Cavallo.

I provvedimenti sono stati notificati ad Antonino Bona, 23 anni, Giuseppina Fiaschè, 18 anni ed Angela Sesta 20 anni, tutti di Melilli. Il reato contestato è quello di furto aggravato in concorso. L

’inchiesta ha preso il via all’indomani di un furto in casa di un’ottantenne di Falcone quando un’anziana fu adescata presso la fermata degli autobus. L’episodio, avvenuto a maggio, rientrava in una serie di colpi analoghi avvenuti tra Milazzo e Sant’Agata Militello. Proprio del furto a Falcone si occupò anche il programma Pomeriggio Cinque con un collegamento dalla casa della derubata.

L’inchiesta ha permesso di documentare come gli indagati, senza alcuna remora, agendo in pieno giorno ed anche in aree frequentate da altre persone, siano state in grado di individuare l’anziana vittima presso la fermata degli autobus e creare con lei un legame di fiducia presentandosi come medici della previdenza sociale, rappresentandole la possibilità di usufruire, dopo essere stata sottoposta ad un’apposita visita medica domiciliare, di sgravi fiscali sull’acquisto delle medicine assunte e la inducevano a salire a bordo della loro autovettura facendosi condurre presso il suo appartamento.
Così, mentre  le due false dottoresse entravano in casa, il terzo complice le attendeva all’esterno a bordo di un’autovettura FORD FOCUS di colore blu scuro con il compito di “palo”.

Le due donne iniziavano la visita rimuovendo i gioielli indossati dall’anziana e, mentre una delle due svolgeva la finta visita medica tenendo così impegnata la vittima, l’altra provvedeva a depredare l’abitazione asportando tutti i monili in oro, compresa la fede nuziale, nonché la somma contante di 700 Euro.

Attraverso l’acquisizione dei filmati delle telecamere di video sorveglianza di vari esercizi commerciali del paese, l’escussione di alcuni testimoni  e l’acquisizione di tabulati di traffico telefonico dei telefoni cellulari in uso agli arrestati si è risaliti alla banda.
I Carabinieri stanno vagliando il coinvolgimento dei tre in altri fatti avvenuti negli ultimi mesi nella fascia tirrenica della Provincia ed invitano le eventuali vittime di analoghi episodi a rivolgersi presso una delle 93 Stazioni Carabinieri.

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