Tra poco meno di un un mese gli studenti siciliani torneranno fra i banchi di scuola, ma la situazione di diversi edifici scolastici nel Messinese sembrerebbe non essere buona.
Su cento plessi scolastici superiori infatti, 44 non hanno il certificato di prevenzione incendi e 56 mancano del certificato di vulnerabilità sismica. Il sindaco della Città metropolitana di Messina, Cateno De Luca, ha deciso per questo motivo, dopo le scuole comunali, di confermare l’ordinanza che prevede l’obbligo di tenere chiusi gli istituti secondari di secondo grado in tutta la provincia. L’ordinanza di chiusura del 3 agosto ha la finalità di individuare, entro sette giorni, le certificazioni di cui è provvisto ogni singolo immobile e di acquisire un quadro riguardante eventuali istanze di finanziamento presentate o eventuali somme, pronto uso, per interventi da fare. De Luca con i funzionari ha intanto ultimato il resoconto degli edifici scolastici degli istituti secondari di secondo grado di competenza della Città metropolitana. “Grazie all’onorevole Ella Bucalo – ha spiegato De Luca – che si è presentata a Palazzo Zanca con la bozza di due emendamenti da presentare nel “milleproroghe” in merito a queste due tematiche e mira ad ottenere una proroga almeno fino al 31 dicembre 2019. Stando così le cose le scuole non le riapro. Siamo in attesa dei dati di Palazzo Zanca sulle scuole cittadine”. Intanto sono state quindi avanzate quattro richieste di finanziamento all’assessorato regionale dell’Istruzione, di 50 mila euro ciascuna, per la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza degli istituti scolastici “Copernico” e “Medi” di Barcellona Pozzo di Gotto nonché gli istituti “Impallomeni” e “Majorana” di Milazzo. Gli uffici tecnici competenti della Città Metropolitana stanno predisponendo progetti di manutenzione e messa in sicurezza per tutti gli Istituti scolastici di pertinenza dell’Ente. Nel frattempo tutte le scuole restano chiuse. “Per riaprire le scuole ho bisogno di avere il quadro completo – afferma il primo cittadino –se devo aprire venti scuole che non hanno certificazione voglio concordarlo con gli organi preposti e non mi va che i vari organi di governo scarichino sulle spalle del sindaco le eventuali responsabilità”.
“Esistono già le relazioni che il sindaco ha richiesto e sono sulla scrivania del dirigente Francesco Aiello – ha controbattuto il presidente della commissione Scuola Piero La Tona, che ha criticato l’ordinanza – e sono comunque rintracciabili sulla piattaforma dell’Anagrafe regionale dell’edilizia scolastica, il 60% delle scuole nazionali sono nella stessa situazione, credo che se tutti i sindaci emanassero un’ordinanza simile a quella di Messina si troverebbe una soluzione”.
“Al momento sono in ferie ma non sono preoccupata più di tanto – ha invece dichiarato la dirigente regionale dell’Ufficio scolastico Maria Luisa Altomonte – credo che la situazione rientrerà, dopo Ferragosto vedremo il da farsi e se è il caso assumeremo dei provvedimenti ma penso che non ce ne sarà bisogno, non drammatizzerei l’ordinanza del sindaco De Luca, sarebbe incredibile se le scuole restassero chiuse anche perché quale sarebbe l’alternativa immediata?”. Al momento non si sa, mentre il suono della campanella si avvicina.