Spaccio di droga, estorsione, furto e ricettazione. Questi reati contestati nell’ambito di un’operazione condotta all’alba di oggi a Falcone e a Merì, dai carabinieri della compagnia di Barcellona; i militari hanno arrestato tre persone, dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Patti su richiesta della procura della repubblica di Patti, guidata dal procuratore Angelo Cavallo. Le indagini sono state avviate dai carabinieri della stazione di Falcone, tra il settembre 2017 e luglio 2018, dopo la denuncia presentata da una donna; aveva subito il furto del proprio telefono cellulare da parte di uno degli arrestati, quale corrispettivo della cessione di modiche quantità di sostanze stupefacenti. La donna ha richiesto più volte la restituzione del proprio telefono e si era decisa anche a denunciare gli autori del furto; non lo ha mai ricevuto indietro e anzi, dopo aver denunciato l’accaduto, è stata vittima di diverse minacce di morte. I tre, per costringerla a rimettere la denuncia, le hanno anche richiesto e somme di denaro, dai 50 ai 200 euro; neanche con questi soldi è riuscita a farsi restituire il cellulare. Non solo, ma hanno minacciato persone a lei vicine e sono riusciti a farsi consegnare da alcuni di loro 100 euro, proseguendo con le minacce e con le richieste di denaro. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della repubblica di Patti Giorgia Orlando, hanno consentito di documentare le aggressioni continue dei tre, approfittando della fragilità e vulnerabilità delle vittime. Sono state inoltre documentati episodi di spaccio di “marijuana”, “hashish” e “cocaina”. Uno dei tre giovani, destinatario della custodia cautelare in carcere, è stato inoltre colpito da un ulteriore provvedimento definitivo di esecuzione pena emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Patti; deve espiare 3 anni di reclusione per rapina, furto e spaccio di droga per fatti commessi a Falcone tra il 2009 ed il 2010, è stato associato al carcere di Gazzi. Il secondo, destinatario degli arresti domiciliari, è stato associato alla casa di reclusione di Barcellona per un ulteriore provvedimento definitivo di esecuzione pena per gli stessi fatti. Il terzo è stato invece condotto agli arresti domiciliari. Inoltre, nell’ambito delle indagini, per due persone di Falcone, un 38enne ed un 42enne, è scattata l’accusa di ricettazione; di seguito è stato recuperato il telefono cellulare rubato alla donna che nel frattempo era stato rivenduto da uno degli arrestati.