venerdì, Novembre 22, 2024

Tanti pattesi andranno a Minori per i festeggiamenti di Santa Trofimena

Saranno circa duecento i pattesi che con il pellegrinaggio guidato dal vescovo di Patti monsignor Guglielmo Giombanco, con il pullman predisposto dall’associazione “Santa Febronia” o in modo autonomo, si recheranno a Minori in occasione dei festeggiamenti di Santa Trofimena, in programma il 5 novembre.

Le due comunità, infatti, sono strettamente legate dalla devozione alla santa vergine e martire Febronia (Trofimena per i minoresi), patrona della città di Patti. Legami che si sono ulteriormente rinsaldati quando, a fine luglio, in occasione dei festeggiamenti “esterni”, una folta comunità di Minori, con in testa il sindaco Andrea Reale, il parroco don Ennio Paolillo e il vescovo della diocesi di Amalfi-Cava dei Tirreni, monsignor Orazio Soricelli, è stata a Patti, “riportando”, dopo 50 anni, le reliquie. Tanti gli “appuntamenti” in programma durante il soggiorno in terra campana. Domenica 4 novembre, alle 11.15, santa messa nella Cattedrale di Amalfi; alle 18, nella basilica di Santa Trofimena, a Minori, Rito del Lucernario, annuncio della festa, primi vespri solenni. Al termine, commemorazione di tutte le vittime della guerra e della violenza e cerimonia di gemellaggio tra i comuni di Minori e Patti (saranno presenti il sindaco Mauro Aquino e la giunta), una sorta di “remake” di quanto già fatto a Patti il 28 luglio scorso. Il 5 novembre, solennità di Santa Trofimena, alle 10, nella basilica, solenne pontificale, presieduto da monsignor Guglielmo Giombanco, vescovo di Patti. A seguire la processione che, naturalmente, offrirà alle due comunità l’opportunità di esprimere ancora, con grande entusiasmo, la forte devozione alla santa. Saranno benedette le due fiaccole che arderanno nella cripta di Santa Trofimena a Minori e dinanzi l’altare di Santa Febronia nella Cattedrale di Patti. A Minori saranno ovviamente presenti anche tanti dei portanti pattesi della vara di Santa Febronia e della varetta delle reliquie, che, indossando la propria “divisa”, daranno il proprio “contributo” pure alla processione in terra campana.

Facebook
Twitter
WhatsApp