Orrore a Galati Mamertino, in un albero al confine con Tortorici tre cani sono stati barbaramente impiccati.
Piange e singhiozza, Chiara Franchina, mentre si trova di fronte alla terribile scena che riprende col telefonino per denunciare la barbarie contro le povere bestie.
La denuncia dell’ennesimo caso di maltrattamenti sugli animali arriva ancora una volta dal social network Facebook con le crude immagini e il video che mostra la violenza con cui i tre cani sono stati uccisi, che ha fatto rapidamente il giro della rete suscitando indignazione.
Il ritrovamento nel pomeriggio di ieri da parte della volontaria, che su Facebook scrive “Questo è ciò a cui siamo costretti ad assistere, a sopportare. Come in un film horror, in mezzo alla nebbia e al nulla loro sono morti impiccati e brutalmente uccisi da chi ritenevano essere loro amico. Piccolini – aggiunge Chiara Franchina –, Sappiate che adesso qualcuno vi sta amando con tutto il cuore e non vi dimenticherà mai”.
Allertati gli organi competenti sul posto sono intervenuti la Polizia Municipale ed il maresciallo dei carabinieri di Galati ed un veterinario dell’ASL che esaminando le carcasse dei cani, privi di microchip ed ormai mummificati, ha datato la morte da circa un mese.
Alessandra Parrinelli, referente per la provincia di Messina dell’Ente nazionale protezione animali, ha proceduto alle denunce del caso e su Facebook scrive “Il randagismo si combatte con la microchippatura e la sterilizzazione, è un fenomeno che si può contrastare, un problema mal gestito che deve essere combattuto in loco con il controllo sul territorio, con il censimento dei randagi e dei cani padronali con particolare attenzione agli allevatori e ai cacciatori, con le campagne di sterilizzazione e con provvedimenti dei comuni che considerino il fenomeno una reale emergenza”.