Sono iniziate da alcuni giorni le operazioni di svuotamento dell’edificio che ospitava l’archivio del comune di Naso, propedeutiche alla prossima fase della demolizione, decisa dall’Ufficio regionale contro il dissesto idrogeologico.
La ditta, la Loveral srl di Patti, ha iniziato a svuotare l’edificio di tutte le apparecchiature e i suppellettili, ma soprattutto dei documenti di archivio, che saranno traslocati all’ex carcere.
A svuotamento ultimato, martedì la ditta inizierà i lavori di demolizione, disposti per scongiurare un rovinoso crollo dell’immobile che sorge tra piazza Garibaldi e piazza Roma, sullo stesso fronte della frana che da nove anni interessa il centro storico di Naso, lo stesso su cui sorgeva la vecchia sede municipale, demolita all’inizio dell’estate del 2017.
L’abbattimento dell’ex archivio, che negli anni fu anche albergo, ufficio anagrafe e sede della polizia municipale, fa parte dell’intervento, finanziato con oltre 12 milioni di euro, che servirà a stabilizzare un fronte di frana lungo circa 400 metri che rischia di fare scivolare a valle il versante sud del centro abitato.
Le fondazioni del fabbricato poggiano proprio sulla cresta della frana, e la sua demolizione, oltre ad eliminare un pericolo per i cittadini, consentirà di eseguire le necessarie opere di impermeabilizzazione e di drenaggio del terreno sottostante.
Nel frattempo sono in corso tutte le indagini geognostiche indispensabili per definire il progetto esecutivo di consolidamento del costone. L’assegnazione dei lavori di intervento sulla frattura che innesca gli smottamenti è prevista entro l’estate.