È in fase di risoluzione il sussurrato ritardo nel pagamento delle spettanze dei dipendenti comunali amastratini, che dovranno attendere ormai qualche giorno, per ricevere lo stipendio di gennaio 2019.
“Un ritardo generato dalla mancata approvazione del bilancio previsionale 2017-2019”, ci spiega Nello Maniaci, assessore al bilancio e ai tributi, “documento richiesto dalla Tesoreria per sbloccare il pagamento degli emolumenti, i cui mandati erano stati inoltrati per tempo”. Lo stesso, come noto, è stato approvato lo scorso 7 febbraio e pubblicato ieri all’Albo Pretorio. Gli uffici dell’area economico finanziaria hanno già predisposto l’inoltro della comunicazione dell’avvenuta pubblicazione alla Tesoreria.
All’appello manca, dunque, la tredicesima mensilità 2018, per chiari problemi di liquidità, legata alla mancata corresponsione delle quote annuali da parte del Ministero.
La questione dei rendiconti, pare non predisposti e di conseguenza non approvati ha sicuramente ingenerato notevoli difficoltà nella vita amministrativa degli ultimi 5 anni e nella gestione delle semplici spese correnti per il Comune nebroideo. A Mistretta, tra rimpalli ed accuse tra maggioranza consiliare ed opposizione, manca una concreta programmazione strategica e la pianificazione per lo sviluppo del comune montano, che sta vivendo un momento di forte recessione, dopo la soppressione di carcere e tribunale.
La parola, a breve, dovrebbe passare agli elettori, chiamati il prossimo 28 aprile a rinnovare il consiglio comunale, che con la nuova legge elettorale degli enti locali siciliani preserva da un possibile bis di ingovernabilitá. Salvo brutte sorprese, con un decreto del Presidente della Repubblica di scioglimento anticipato per infiltrazioni mafiose , che ancora proietta la sua ombra sull’attuale consiglio.