Domenica 31 marzo alle 17 a Capo d’Orlando, presso la Chiesa di Santa Lucia di via Consolare Antica, sarà celebrata una Divina Liturgia secondo il rito bizantino, proprio delle Chiese orientali.
Il servizio liturgico sarà officiato in lingua italiana da mons. Giorgio Demetrio Gallàro, vescovo dell’Eparchia di Piana degli Albanesi.
La tradizione bizantina è stata fondamentale per lo sviluppo dell’identità della zona dei Nebrodi, dove numerosissimi santi si sono espressi in lingua greca e secondo la religiosità dell’Oriente cristiano, a cominciare da San Cono Navacita, monaco nasense che fu tra i più illustri rappresentanti dell’ellenismo nebroideo.
L’iniziativa è organizzata dalla Comunità Ellenica dello Stretto, la cui sezione dei Nebrodi è guidata dal docente universitario Antonio Matasso.
Il rito bizantino era un tempo la tradizione liturgica maggioritaria anche nel resto della Sicilia e nell’Italia meridionale: nell’area nebroidea, in particolare, tutta la popolazione si è mantenuta fedele per secoli alla tradizione costantinopolitana, le cui ultime vestigia sui monti Nebrodi perdurarono fino al Settecento.
Religiosità bizantina e lingua greca hanno costituito dunque degli elementi fondanti della stessa cultura di tutta l’area: è corretto affermare che la grecità e Bisanzio continuano ad abitare nel territorio nebroideo, il cui legame con l’Ellade e con Costantinopoli è tuttora visibile in numerosi monumenti e tradizioni.