Si è protratto per quasi tre ore l’atteso incidente probatorio, con contestuale interrogatorio della ragazza, sul caso di presunta violenza sessuale su minore per il quale si trova ancora detenuto un bidello di Rocca di Capri Leone, arrestato un mese fa.
Nel corso dell’udienza necessaria per fissare le prove svoltasi al tribunale di Patti, la quindicenne, che ha qualche disturbo cognitivo, avrebbe fatto emergere alcune incongruenze, per altro già venute alla luce nel corso dell’interrogatorio di garanzia.
In particolare accusa e difesa, si sono confrontate su modi e tempi in cui sarebbero avvenute le due violenze contestate e sugli orari riscontrati, poi, attraverso riprese di videocamere di sorveglianza ed ingressi a scuola lungo il tragitto tra Rocca e Capo d’Orlando. Secondo l’accusa, infatti, un episodio di abuso sarebbe avvenuto sulla spiaggia di Zappulla, mentre un altro caso, ricostruito dal racconto fatto dalla 15enne all’assistente sociale, avrebbe avuto come teatro un casolare abbandonato di Tavola Grande, nel territorio di Capo d’Orlando. Circostanze negate dall’indagato, 59enne amico di famiglia della ragazza. L’uomo, difeso dall’avvocato Decimo Lo Presti, che ha prodotto anche indagini difensive a supporto della propria tesi.
Inoltre il giudice Eugenio Aliquò ha proceduto a nominare il proprio perito mentre ulteriori consulenti sono stati nominati dalle parti.
Adesso si attende la trascrizione del lungo esame che dovrebbe avvenire entro 60 giorni.
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