Attraverso false attestazioni di lavoro subordinato faceva risultare quali lavoratori della propria ditta individuale quasi 300 dipendenti.
Notificato l’ “avviso di conclusioni di indagini preliminari” emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona P.G. nei confronti di un 60enne operante nel settore agricolo, denunciato per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, indebite compensazioni di crediti inesistenti e dichiarazione infedele.
Al centro dell’operazione “Braccianti fantasma” condotta dai finanzieri della tenenza di Barcellona Pozzo di Gotto, l’attività dell’imprenditore agricolo che secondo le Fiamme Gialle avrebbe corrisposto numerose indennità di malattia, disoccupazione agricola, assegni al nucleo familiare e di maternità per un totale di oltre 3 milioni di euro a falsi dipendenti, di fatto truffando l’Inps. Secondo le complesse indagini, la forza lavoro dichiarata dall’imprenditore, titolare di una ditta individuale, era notevolmente superiore a quella effettivamente impiegata, con discordanza tra il volume d’affari, fortemente diminuito e l’ incremento della forza lavoro. La percezione delle indennità, inoltre, ha consentito all’ideatore della truffa di ottenere crediti inesistenti utilizzati per compensare altre imposte, fino ad un totale di circa 1.300.000 euro. Per quest’ultimo importo, il G.I.P. del locale Tribunale ha emesso apposito decreto di sequestro preventivo. Il danno erariale arrecato, rappresentato dalle somme indebitamente percepite, è stato segnalato alla Corte dei Conti ed all’ente pagatore per consentirne il recupero.