Archiviata l’edizione n. 102 del Giro d’Italia, con la vittoria di Richard Carapaz, che diventa così il primo ecuadoriano a vincere il Giro e con il secondo posto nella classifica generale per il messinese Vincenzo Nibali, il pensiero è già rivolto all’edizione n. 103 del 2020 che vedrà protagonista anche la nostra Isola.
La partenza avverrà con un prologo dalla capitale magiara Budapest e sarà il preludio ad altre due tappe in terra ungherese, prima del giorno di riposo per il trasferimento da un Paese all’altro.
Il Giro approderà poi anche in Sicilia, dove andranno in scena tre frazioni, con l’interessamento di siti Unesco, come Noto o Siracusa, toccando anche le terre del commissario Montalbano.
Il “passaggio” in Sicilia s’inquadra nel progetto triennale relativo all’investimento della Regione, per 11 milioni di euro, sposato dalla RCS che promuove il connubio sport-turismo. La società organizzatrice del Giro ha rispolverato quest’anno anche il Giro di Sicilia, che non si disputava dal 1977, con la seconda tappa partita dal Porto Turistico di Capo d’Orlando lo scorso 4 aprile. Secondo quanto riportato da alcuni quotidiani regionali, proprio una tappa, tra quelle già proposte al Giro di Sicilia di quest’anno, fra Capo d’Orlando e Palermo, sarà meta del tour in rosa. Sicuramente saranno assicurati un passaggio nel comprensorio delle Madonie e l’ arrivo, ormai immancabile, sull’Etna.
Nell’edizione 103 del Giro si dovrebbe affrontare il Gavia e forse anche lo Zoncolan e il ‘kaiser’ della Carnia, una delle salite più dure del mondo. Poi, sempre in Friuli, per la prima volta nella storia del Giro, una delle tappe partirà da una base militare, per l’esattezza da Rivolto, sede del II Stormo dell’aeronautica militare. Un anno importante per la base friulana che nel 2020 celebrerà anche la 60ma stagione acrobatica delle Frecce Tricolori. Nel Giro d’Italia 2020 c’è comunque tanto sud e ci saranno anche tante montagne. Il gran finale potrebbe, infine, tornare nella sede naturale di Milano.