La procura della repubblica di Barcellona ha posto sotto sequestro la vasca di decantazione delle acque reflue localizzata in contrada Marchesana di Terme Vigliatore. L’iniziativa è stata avviata dal sostituto procuratore della repubblica di Barcellona Alessandro Liprino.
Il sequestro del vecchio impianto fognario è stato comunicato ieri mattina dal sindaco Domenico Munafò, nel corso di un incontro a palazzo municipale. I “sigilli” a questo “vascone” pieno di reflui che risale al 1996, sono stati apposti il 6 giugno scorso, dopo i controlli effettuati dall’Arpa. A seguito del sequestro della procura si potranno eventualmente intensificare i controlli sugli sversamenti nella saia Maceo che sono stati segnalati a più riprese dal capogruppo di “Nuova Rinascita” Angelo Sottile e poi anche dalla Legambiente del Longano. Sottile ha presentato tre esposti relativi a possibili sversamenti in spiaggia e nel mare, denunciando uno stato di pericolo sul litorale di via Marchesana Marina. Segnalò questa precarietà il 27 marzo in consiglio comunale e chiese al sindaco Domenico Munafò di intervenire con immediatezza, svuotando il vascone; il 9 aprile formalizzò l’ennesima segnalazione, reiterata il 24 aprile e poi alcuni giorni fa. Ha ritenuto che sussistesse uno stato di pericolo igienico–sanitario e la necessità di svuotare e ripristinare la funzionalità del “vascone”, come accumulo di emergenza, per qualsiasi incidente, scongiurando sversamenti a mare. Il sindaco Munafò riferì a suo tempo di aver deliberato l’incarico per procedere alla caratterizzazione delle acque all’interno del “vascone” di decantazione di contrada Marchesana e che in avanti si sarebbe proceduto a svuotarlo.