Mercoledì 21 agosto 2019, nel suggestivo sito della Chiesa di S. Maria del Brignolito, a Militello Rosmarino, verrà presentato il romanzo “Non ho tempo da perdere” (Casa Editrice Prova d’Autore), opera-prima del magistrato scrittore dottor Giuseppe Artino Innaria, giudice civile presso il Tribunale di Catania.
Il romanzo è una lunga confessione, in prima persona, di Salvatore, che, alla soglia dei quarant’anni, fa i conti con un rapporto sentimentale ormai agli sgoccioli e il desiderio di paternità. L’imminente compleanno è una occasione per fare un bilancio della sua vita e tentare il rilancio.
“Non ho niente da perdere”, spiega l’autore “è stato partorito da uno stato d’animo preciso, vissuto a ridosso dei miei quarant’anni, una sorta di risveglio da un lungo torpore, misto a indolenza. Di colpo, nell’aprile del 2010, avvertii un mutamento nella percezione del tempo, non più risorsa abbondante ma ormai limitata, a scadenza, piccolo tesoretto da non sprecare. Capii, tutto d’un tratto, che ero passato da una fase in cui potevo dirmi ‘Hai tutta una vita davanti!’ ad un’altra in cui ‘Sbrigati! Non hai più tempo da perdere!’. Quella sensazione di un tempo cambiato ha gettato il seme di una crisi interiore. A quarant’anni, se non sei sposato e non hai famiglia né figli, ti interroghi se non ti manchi davvero qualcosa, se la tua solitudine basti veramente a se stessa. Cosi, a poco a poco, ha preso corpo il mio alter ego, Salvatore, il protagonista del libro, alle prese con il bilancio di una esistenza, alla soglia dei suoi quarant’anni, che tenta di trovare un senso alla sua storia con Monica, e soprattutto, forse, un senso alla sua vita intera”.
Il libro è preceduto dalla prefazione di altro magistrato scrittore, Simona Lo Iacono, che con il suo “Le streghe di Lenzavacche”, nel 2016, è entrata nella rosa dei dodici candidati al Premio Strega.
Giuseppe Artino Innaria è nato nel 1970 a Sesto San Giovanni (MI), allora città operaia della cintura milanese, figlio di emigrati siciliani. All’età di nove anni la sua famiglia è ritornata nel paese di origine, Militello Rosmarino, un piccolo centro in provincia di Messina. Si è laureato all’Università La Sapienza di Roma nel 1994, frequentando nel contempo la prestigiosa Residenza Universitaria dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro-Pozzani”. Nel dicembre 1997 entra in magistratura, prima sede Tribunale di Siracusa. Dopo i primi cinque anni di impegno nel settore penale, in Corte d’Assise, in importanti processi di mafia, dal 2004 è giudice civile. Dal 2016 è in servizio presso il Tribunale di Catania.