Bar e ristoranti, strutture ricettive, istituti vigilanza privata, stabilimenti balneari, agenzie di gestione di botteghini e ancora edilizia, officine, ed esercizi commerciali nel mirino dei Carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro.
9 denunce, 38 i lavoratori in nero scoperti e sanzioni per oltre 160mila euro sono il bilancio di una serie di controlli effettuati nell’ultimo mese nella provincia di Messina dai militari dell’Arma. 24 le ditte ispezionate dal nucleo carabinieri ispettorato del lavoro, delle quali 17 risultate irregolari. 117 i lavoratori sono stati sottoposti a controllo. Tra questi 38 erano impiegati totalmente in nero. In 10 casi e’ stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attivita’ imprenditoriale, per aver impiegato personale in nero nella misura pari o superiore al 20% di quello effettivamente presente sul luogo di lavoro, Provvedimenti che risultano già revocati avendo i responsabili regolarizzato la posizione dei lavoratori in nero e pagato la sanzione amministrativa aggiuntiva. 9 datori di lavoro sono stati denunciati, a vario titolo, per violazioni delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro, come la mancata formazione ed informazione dei lavoratori, la mancata fornitura dei dispositivi di protezione individuale e la mancata sottoposizione personale alle visite mediche obbligatorie e la violazione delle norme a tutela dei lavoratori minori, e, altresì per l’utilizzo di impianti di videosorveglianza per il controllo dei lavoratori a distanza, senza autorizzazione dell’ispettorato territoriale del lavoro di Messina. Le sanzioni amministrative e le ammende complessivamente elevate ammontano ad oltre 160.000,00 euro.