“Le sorti lavorative di un precario non possono essere caratterizzate dall’appartenenza a un comune virtuoso o in dissesto finanziario. Non è giusto che un lavoratore possa essere stabilizzato solo se all’interno di un ente locale virtuoso.”
Questa la posizione del capogruppo di Forza Italia all’Ars Tommaso Calderone, che con il deputato regionale del M5S Giovanni Di Caro e con il vicepresidente vicario dell’Ars Giovanni Di Mauro hanno depositato un disegno di legge, affinché si possa evitare una grave ingiustizia, che genera disparità di trattamento, consentendo ai precari occupati presso i comuni in dissesto o il cui piano di riequilibrio è stato approvato, di pervenire alla stabilizzazione. “La nostra proposta normativa, ha concluso Calderone, consentirebbe alle regioni a statuto speciale come la Sicilia, di caricare direttamente sul proprio bilancio la spesa per la copertura del personale da stabilizzare. Tale procedimento eviterebbe il transito dei precari in società partecipate come “Resais spa”, con la conseguente stipula di contratti la cui remunerazione è inferiore rispetto a quelli attuali”.