venerdì, Novembre 22, 2024

PD Messina, un fermo immagine alla Leopolda “incastra” Starvaggi

L'avvocato Starvaggi presente alla Leopolda
L'avvocato Starvaggi presente alla Leopolda
Dalla richiesta di dimissioni del segretario provinciale Paolo Starvaggi, alla sua nota, “a Firenze si, ma non alla Leopolda”, ed ora le foto che documenterebbe la presenza dell’esponente politico alla Leopolda, ma anche le reiterate richieste di dimissioni. Di fatto, al di là delle opportunità o meno, questa è la scusa per far saltare il banco.
Dopo gli ultimi incontri, si inasprisce la vicenda che coinvolge il vertice provinciale del Partito Democratico messinese.
Nei giorni scorsi una ventina di esponenti a vario titolo del provinciale, regionale e nazionale PD, hanno sottoscritto un documento con il quale chiedono le dimissioni del segretario provinciale, l’avvocato santagatese Paolo Starvaggi, a causa della sua presenza alla kermesse fondativa del nuovo partito renziano Italia Viva.
Presenza ritenuta inopportuna dai sottoscrittori e che era stata sconsigliata dalla direzione romana giusto alla vigilia della Leopolda.
Alla nostra anticipazione ha fatto poi seguito la decisa smentita dell’avvocato Starvaggi, una nota indirizzata alla redazione con la quale l’esponente politico raccontava della sua presenza a Firenze in quei giorni.
Oggi le foto sbandierate dagli “avversari”.
Di certo ci sarebbe molto da discutere sul clima di “democrazia” e da quello di “notte dai lunghi coltelli” che si avverte in una sorta di resa dei conti da Ok Corral, ma anche di spocchierie politiche e di strategie tese ad occupare ogni posto, o salvaguardo quel che si ha… guardando al futuro.
Una querelle sulla quale interviene anche l’ex deputato all’ARS, il messinese Filippo Panarello, da luglio Commissario del provinciale ennese:
La foto fa giustizia delle ridicole argomentazioni usate da Starvaggi per giustificare la sua presenza alla Leopolda.
Siamo in presenza di un gruppo di persone, tra le quali il segretario provinciale di Messina, che partecipano all’evento fondativo del partito nato dalla recente scissione subita dal PDÈ un comportamento inaccettabile, per un segretario di partito. – Concludendo l’onorevole Panarello – Voglio sperare che Starvaggi si renda conto dello sconcerto e della sfiducia che questi fatti determinano tra iscritti ed elettori del PD. Si faccia da parte, altrimenti rischia di diventare il segretario di sé stesso“.
Foto che non commentiamo. Son quelle che sono. Ci riserviamo la sola constatazione che nel provinciale qualcosa si è rotto.
Qualcosa di politicamente rilevante e, forse anche, politicamente non ricucibile, un patto fiduciario non più componibile, meno che mai facendo ricorso a codicilli statutari.
Salta il banco? Sicuramente no!
Siamo solo all’inizio, ma anche nella terra dei Gattopardi, quindi domani potrebbe essere – quella foto – una bella istantanea, buona per cantarci sopra da “La porti un bacione a Firenze” oppure l’indimenticabile testo di Ivan Graziani Firenze (Canzone triste), o peggio… “Firenze sogna”, il rock duro dei Litfiba dove quel faraone si riferisce al sindaco di allora, che sinceramente non abbiamo idea di chi fosse, se fosse stata scritta una quindicina di anni dopo siamo sicuri che il testo sarebbe rimasto lo stesso ma il “faraone” sarebbe stato Renzi, vista la “simpatia” bene nota che Piero ha per lui.
Di seguito la lettera integrale della richiesta di dimissioni, rivolta al Segretario Nazionale Partito Democratico Nicola Zingaretti, al Commissario Partito Democratico Regione Sicilia On. Alberto Losacco, al Presidente Commissione Nazionale di Garanzia Partito Democratico Dott.ssa Silvia Velo.
Come è a tutti noto, in questi ultimi mesi il Partito Democratico sta attraversando una fase di rilancio e di grande rinnovamento legata a tre circostanze principali: l’alleanza con il Movimento 5 Stelle che ha dato origine a una nuova maggioranza di governo a livello nazionale, la scissione nel Partito Democratico della componente renziana con la conseguente costituzione di nuovi gruppi parlamentari denominati ‘Italia Viva’ e la campagna di tesseramento che, iniziata a nel mese di ottobre, si concluderà a fine dicembre 2019. In Sicilia, inoltre, la nomina del Commissario regionale nella persona dell’On Alberto Losacco e la stagione congressuale a livello locale e regionale, che seguirà il tesseramento attualmente in corso, arricchiscono una fase storica di particolare significato politico per il Partito Democratico.
In questo quadro molto delicato, servono chiarezza e lealtà da parte di tutti coloro che hanno scelto di militare all’interno del Partito Democratico per rilanciarne una proposta politica che possa essere il principale antidoto verso una deriva sovranista e illiberale. Chiarezza e lealtà nei confronti dei colleghi con i quali si condivide l’esperienza nelle assemblee elettive così come nei confronti dei cittadini rappresentati in esse. Chiarezza e lealtà anche nei confronti dei dirigenti del Partito Democratico che a tutti i livelli – locale, provinciale, regionale e nazionale – hanno il dovere, oggi più che nel recente passato, di sostenere una condotta senza ambiguità, dando, dentro e fuori i propri organismi, un’immagine di compattezza e comunione di intenti.
Per queste ragioni, troviamo inaccettabile, intempestiva e del tutto priva della benché minima sensibilità politico-istituzionale la scelta del Segretario della Federazione Provinciale del Partito Democratico di Messina, avvocato Paolo Starvaggi, di partecipare alla conferenza fondativa della formazione politica Italia Viva tenutasi a Firenze nei giorni 19-20 ottobre scorso. Riteniamo che la sua scelta sia estremamente dannosa all’immagine del Partito in Provincia di Messina che, per effetto dei comportamenti del suo principale rappresentante, appare tentennante e insicuro difronte alle improbabili sirene che vengono da altre costituende formazioni politiche aprendo il campo a speculazioni di vario genere che ne minano in modo assai significativo la credibilità.
Riteniamo che le decisioni dell’Avv. Starvaggi siano mortificanti e irrispettose nei confronti dei tanti militanti che tra il passato e il futuro hanno scelto, senza ambiguità, il Partito Democratico quale casa comune dove dare corpo a una politica a vocazione maggioritaria che metta a fattor comune le diverse anime riformiste, cattoliche e liberali di cui si compone.
Riteniamo grave, non tanto la presenza in quanto tale del Segretario Provinciale a Firenze, quanto la sua decisione di partecipare alla celebrazione della nascita di un nuovo soggetto politico che ha origine da una scissione da quel Partito che a livello locale lui stesso ha l’onore di rappresentare. Una decisione questa resa ancora più grave perché presa all’insaputa degli organismi politici provinciali e successiva ad un’assemblea, svoltasi alla presenza del Commissario regionale On. Losacco, in cui da diverse parti l’operato del Segretario Starvaggi era stato fortemente criticato e messo in discussione.
In piena campagna di tesseramento è la credibilità del Partito Democratico messinese ad avere subito oggi un duro colpo dal quale riteniamo sia possibile riprendersi solo attraverso un deciso cambio di rotta che non possa prescindere dalle dimissioni del Segretario provinciale. Lo chiediamo innanzitutto a Paolo Starvaggi nell’interesse del ruolo che riveste e nel rispetto dei tanti iscritti che desiderano chiarezza e lealtà da chi li rappresenta. Sottoponiamo, pertanto, le nostre considerazioni ai vertici del Partito democratico regionale e nazionale per le opportune valutazioni e gli eventuali provvedimenti che ritengano utili assumere.
Desideriamo un Partito Democratico che rispetti i suoi tesserati, che con il loro continuo impegno ne costituiscono la linfa vitale, che rispetti quei cittadini che con il loro voto gli hanno dato fiducia, sostenendone le liste e i candidati nei vari appuntamenti elettorali, e soprattutto desideriamo un Partito Democratico trasparente che sappia fare chiarezza al suo interno e che sappia, anche per questo, tracciare una strada per il futuro della nostra comunità, federazione per federazione, circolo per circolo, iscritto per iscritto.”
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