Tutto ciò quando sono ancora in corso le trattative per la definizione dell’altro decreto ingiuntivo di euro 2.400.000 sempre per servizi ambientali resi dalla medesima Multiecoplast-ATI, ma oggetto di numerose contestazioni da parte degli uffici comunali per inadempimento contrattuale.
Nei mesi scorsi, consapevole della gravità della situazione economica finanziaria del Comune, avevo chiesto la convocazione di una conferenza dei capigruppo per valutare attentamente la “Vertenza Rifiuti”. Inoltre, reiteratamente avevo sollecitato il Collegio dei Revisori dei Conti, a vigilare sulle richiamate criticità. E questi, a seguito delle mie articolate contestazioni, accertata l’esistenza di “uno squilibrato rapporto tra riscossioni e pagamenti ” che aveva portato l’Ente ad una “elevata situazione debitoria” prossima al Default, avevano richiesto al responsabile dei servizi finanziari del comune di Capo d’Orlando, di provvedere urgentemente alla elaborazione di una “ipotesi di riequilibrio tra riscossioni e pagamenti che si estendesse in un arco temporale compatibile con le attese creditorie”; tutto ciò per poter relazionare compiutamente al consiglio comunale su quanto rilevato.
Alla luce delle sopravvenute esposizione debitorie, coerentemente al mio ruolo di consigliere, deputato a controllare ed indirizzare l’attività dell’amministrazione comunale, chiederò la convocazione urgente di una conferenza dei capigruppo, per intraprendere le più opportune iniziative affinchè si scongiuri il pericolo del fallimento finanziario del Comune di Capo d’Orlando, dal momento che ormai il fallimento politico-amministrativo è conclamato dall’evidente impossibilità ad onorare le legittime richieste degli innumerevoli creditori, sempre più spesso costretti a rivolgersi alla Magistratura.
Per ultimo e in conseguenza di quanto sopra premesso, chiederemo altresì al Sindaco di superare ulteriori indugi e relazionare in Aula consiliare sulla reale situazione finanziaria in cui versa il nostro Comune, smettendo di nascondere la polvere sotto il tappeto perché la misura è colma.”