Si dice che all’inizio di Novembre, nell’emisfero boreale e dopo le prime gelate, cominci un periodo di bel tempo e relativo tepore, non è un caso infatti che si parli di “estate di San Martino”.
Secondo una leggenda popolare, in una fredda giornata di Novembre del 334 d.c., il vescovo di Tours Fra Martino, compì un’opera di carità che passò alla storia. Mentre passeggiava col suo cavallo per le strade della cittadina francese di Amiens, vide un mendicante seminudo patire il freddo. Decise di donargli metà del suo mantello; poco dopo incontrò un altro mendicante e gli regalò l’altra metà, a quel punto il cielo si schiarì e la temperatura si fece più mite.
Ma perché la festa è proprio l’11 novembre? Dal momento che Martino è uno fra i primi santi non martiri proclamati dalla Chiesa, è divenuto un modello per i cristiani e il suo culto si è esteso in tutta Europa l’11 Novembre perché ricorda il giorno della sua sepoltura.
Tuttavia non viene mai praticata una celebrazione religiosa a tutti gli effetti. Piuttosto, si brinda con vino e castagne, perché l’11 Novembre è anche simbolicamente associato alla maturazione del vino novello. Ecco perché “a San Martino ogni mosto diventa vino”. Tradizioni religiose che si legano a quelle agricole e che rendono questa festa una delle più sentite in Italia e soprattutto in Sicilia. Sono famosi, infatti, i biscotti di San Martino, rotondi e aromatizzati con semi d’anice, che vengono gustati bagnandoli nel vino moscato.
Allora non ci resta che aspettare stasera per brindare con amici e parenti, magari con il vino della casa, sperando di divertirci anche se rimarremo a casa mentre fuori piove. Altro che Estate di San Martino, oggi infatti le temperature sono tutt’altro che calde, tant’è vero che nella nostra Sicilia è stato emesso un avviso di allerta arancione.