Il piano di emergenza esterna della Raffineria di Milazzo presentato a Palazzo D’Amico. Lo strumento è previsto dalle direttive Seveso 1, 2 e 3 per i territori sui quali insistono impianti ritenuti a rischio di incidente rilevante. I lavori, presieduti dal sindaco Giovanni Formica, hanno fatto registrare la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni che sono state parte attiva nella redazione del piano stesso, in sinergia con la Prefettura di Messina. Sono intervenuti l’ingegnere Ambrogio Ponteiro per i Vigili del Fuoco, l’ingegnere Emilio Scilipoti per l’Arpa, l’architetto Giuseppe Bonarrigo per il Comune di Milazzo e l’ingegnere Antonio Buccarelli per la Raffineria. Come spiegato in apertura dal sindaco Formica, il piano rappresenta un’informativa finalizzata a mettere il cittadino in condizione di conoscere il rischio, verificare i segnali di allerta e assumente comportamenti adeguati durante l’emergenza.
L’obiettivo dell’incontro di Palazzo D’Amico è stato quello di ottenere un contributo dai cittadini per migliorare ciò che i tecnici hanno sviluppato. L’architetto Bonarrigo ha spiegato che il piano rappresenta la fase successiva del rapporto di sicurezza che il Comitato tecnico regionale approva alla Raffineria al fine di avviare una tutela della popolazione in caso di eventi che abbiano rilevanza all’esterno dell’azienda. L’ingegnere Ponteiro ha invece ripercorso le fasi che portano a predisporre quanto necessario per diffondere le informazioni sulle sostanze utilizzate dalle industrie tra quelle ad alto rischio di incidente rilevante. L’ingegnere Scilipoti ha invece parlato del ruolo dell’Arpa nel caso di incidente per la verifica delle emissioni. Nel corso del successivo dibattito, sono intervenuti Mario Scibilia, Giuseppe Maimone, Antonio Messina, Giacomo Castriciano, Maurizio Capone, Pietro Lo Miglio e Giuseppe Castriciano.