Un ragazzino con problemi psichici disturbava i vicini, che hanno denunciato per stalking i genitori.
A seguito delle denunce, la procura di Messina aveva chiesto l’arresto dei due, mentre il gip Maria Militello ha emesso un divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dall’abitazione delle presunte vittime degli atti persecutori. Il provvedimento ha costretto la coppia a lasciare la propria casa, assieme al figlio di 13 anni, affetto da disturbi psichici, e alla figlia più piccola, di 8 anni. Nei loro confronti è stata anche disposta l’applicazione del braccialetto elettronico per verificare che la misura cautelare venga rispettata.
La storia è stata denunciata dall’attrice messinese Maria Grazia Cucinotta, che si schiera al fianco dei genitori accusati: “Il provvedimento emesso dal gip di Messina – ha detto all’agenzia Ansa – è stato adottato perché una coppia di vicini, dicendosi esasperata dal comportamento del ragazzo, ha presentato una serie di denunce”. E Cucinotta è sicura: “Il ragazzino – spiega l’attrice – è affetto da Adhd, una grave sindrome psichica. E’ una storia paradossale”.
L’attrice ha rivolto un appello alla magistratura perché riveda il provvedimento e la procura di Messina è subito intervenuta per inquadrare i fatti in termini diversi, quelli cioè di una misura cautelare adottata nel quadro di un procedimento penale che non riguarda il ragazzino disabile. “Si specifica che nessun provvedimento di allontanamento è stato disposto nei confronti di soggetti minori”, dice in una nota l’ufficio guidato dal procuratore Maurizio de Lucia.
“Nessun riferimento – precisa la procura -, riguardava presunte disabilità di soggetti minori, figli della coppia di indagati. Le condotte persecutorie – consistite in insulti, lanci di oggetti, pedinamenti, frapposizione di ostacoli all’accesso dell’abitazione delle vittime – e imputate esclusivamente ai genitori sono state ritenute gravi anche perché ripetute nel tempo in modo ossessivo”.