Perchè non riapre la biglietteria alla stazione ferroviaria di Patti? Perchè non si riesce a riaprire anche il bar nel nuovo sito, in modo da riattivare anche il ristoro e i servizi igienici? La prima richiesta è del consigliere comunale di Patti Federico Impalà, la seconda di tanti pendolari che hanno seguito l’evolversi della situazione nel corso degli anni e vorrebbero che quanto meno certi servizi, visto che ci sono i locali, vengano mantenuti.
Il consigliere Impalà, dal canto suo, ha inviato una missiva all’assessore regionale delle infrastrutture e della mobilità Marco Falcone al sindaco di Patti Mauro Aquino. Impalà, evidenziando la totale inerzia del sindaco Aquino ed il totale disinteresse di tutta la sua amministrazione, ha chiesto che la biglietteria riapra quanto prima e non venga chiusa e dismessa per sempre. Questo servizio, che garantirebbe una presenza costante in una stazione ormai chiusa, come tutte le altre tra Messina e Palermo, è un aiuto fondamentale per quei viaggiatori, solitamente i più anziani, che non sono molto ferrati nell’utilizzo di smartphone o biglietterie automatiche. In avanti Impalà ha ricordato tutti gli uffici presenti in città, che è la quarta città per numero di abitanti della Città Metropolitana di Messina e la sua vocazione turistica; senza dimenticare poi che la stazione ferroviaria di Patti è terminal del doppio binario tra Patti e Messina, con la linea a binario unico in direzione Messina sia da Patti verso le stazioni di “Oliveri-Tindari”, “Falcone” e “Novara Montalbano Furnari”, come anche verso Palermo, presenta cinque binari interamente in funzione, è l’unica stazione dotata di scivoli e sottopassaggi per persone invalide e ha una grande area parcheggio antistante. Impalà infine ha segnalato un altro problema di sempre: a Patti non fermano i treni intercity che invece fermano a Sant’Agata Militello e Capo d’Orlando, due stazioni vicine tra loro, come anche quelle di Barcellona e Milazzo, lasciando scoperto tutto il resto.