Una strada che rotola letteralmente a valle, rischiando di trascinarsi dietro anche una casa, e una contrada che per sette anni deve rinunciare alla propria naturale via d’accesso, diventando raggiungibile soltanto dopo un lungo percorso alternativo. E’ ciò che è successo a Naso, nel febbraio del 2012, quando un tratto della comunale che conduce nel quartiere Maina sprofondò in prossimità dell’innesto con la statale 116 Randazzo-Capo d’Orlando. Da allora è inutilizzabile, sia per il transito veicolare che per quello pedonale e i disagi e i pericoli per la gente sembravano non dovere avere mai fine.
Adesso, però, sarà l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a intervenire per consolidare l’intera area e ricostruire l’arteria stradale. Si farà presto grazie a una procedura negoziata che consentirà di aggiudicare i lavori – da realizzare in cento giorni – con il criterio del minor prezzo. La gara è già stata pubblicata dalla Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce.
La zona è stata classificata ad alto rischio, con un codice R4, e la ricostruzione del versante franato richiederà anzitutto una serie di opere che serviranno a stabilizzarlo prevedendo, necessariamente, anche una corretta regimentazione delle acque piovane. L’intervento andrà da monte a valle per un tratto di circa centocinquanta metri e richiederà la realizzazione di un muro in cemento armato, alto tre metri e mezzo, e ancorato al terreno, in grado di fornire il sostegno necessario per ripristinare il corpo stradale.