“Grazie a tutti!
Grazie a Tecla, a 16 anni, un talento enorme, una rara sensibilità, una strada luminosa davanti!
Torniamo a casa con due premi prestigiosi!
Il premio della Sala Stampa LUCIO DALLA e il Premio JANNACCI Nuovo Imaie.
Era il mio primo Festival di Sanremo da Autore, grazie a Rory Di Benedetto e Piero Romitelli che mi hanno voluto con loro insieme a Rosario Canale ed Emilio Jenkins Munda.
“8 marzo” è nel mio cuore e in quello di tanti italiani.
Grazie e complimenti per l’enorme lavoro a Gianna Giovanna Martorella e Maurizio Rusty Rugginenti!”
A scrivere, sui suoi profili social, è il gioiosano Marco Vito, tra gli autori del brano fermatosi in finale, nella categoria Nuove Proposte.
Finale vinta con il 52% dei voti da Leo Gassman, figlio e nipote d’arte (il padre è Alessandro, il nonno Vittorio).
Ieri a Tecla era già stato consegnato il Premio “Enzo Jannacci”. Il riconoscimento, giunto alla quarta edizione, è dedicato alla miglior interpretazione per la categoria Nuove Proposte.
E’ stato assegnato alla giovane interprete con la sua 8 marzo “per aver raccontato il ruolo della donna spesso drammaticamente inserito in difficili contesti sociali. Un tema di grande attualità e spessore affrontato nel testo di una canzone ben scritta, dai toni lievi ed eleganti, e cantato da Tecla che ha una bellissima vocalità e un grande talento”.