A farla da padrona, in queste ore, è la paura da coronavirus. L’apprensione che nel messinese ci potessero essere casi di infezione aveva già preso piede ieri a Messina, con la diffusione della notizia circa presenza al Policlinico di un uomo, proveniente da Torino, ricoverato per i sintomi di un’influenza, dove gli sarebbe stato diagnosticato un focolaio di polmonite e per questo sarebbe stato sottoposto ai doverosi controlli del caso.
Una vera e propria psicosi che, proprio nelle ultime ore, ha colpito anche l’area tirrenico-nebroidea, dove rapidamente si è diffusa la notizia della presenza di persone provenienti dal lodigiano, area dove, allo stato, è in atto uno dei focolai della temuta influenza.
E se a S. Fratello, la scrupolosità del sindaco e il grande senso civico dei cittadini che sono venuti a contatto con una giovane maestra rientrata nella giornata di ieri da Codogno, hanno messo in evidenza come la macchina dei protocolli stia funzionando e soprattutto come la vigilanza degli organi preposti sia altissima, dall’altro il tam tam su chat, social e relativi gruppi, rischia di far saltare la corretta gestione della situazione e delle informazioni e, soprattutto, i nervi della popolazione.
A S.Agata di Militello, già nella tarda mattinata di oggi, il sindaco Bruno Mancuso, è intervenuto con una nota diffusa attraverso la sua pagina facebook, per tranquillizzare i cittadini.
“Mi giungono con frequenza richieste di informazioni circa la presenza nella nostra città di persone provenienti da Codogno, zona di focolaio d’infezione di coronavirus. In atto questa circostanza non risulta fondata e comunque nessuna segnalazione di sospetti e’ giunta alla mia osservazione”, scrive Mancuso “L’attuale situazione a Sant’Agata sembra assolutamente sotto controllo. L’invito ai cittadini e’ pertanto quello di non creare allarmismi o stato di psicosi che potrebbero complicare i processi decisionali. E’ chiaro comunque che l’attenzione sulla problematica deve essere sempre alta ed improntata a grande prudenza e responsabilita’ e la precauzione da parte dei cittadini deve essere elevata, attenendosi alle raccomandazioni dell’Istituto superiore della Sanità.
Sarà cura delle autorità preposte, compreso il sottoscritto, informare la cittadinanza sullo stato della situazione inerente l’epidemia da coronavirus. Si invitano comunque le persone provenienti dalle zone di focolaio a non avere contatti e sottoporsi ad un periodo di isolamento di 14 giorni.