Il caso della turista bergamasca risultata positiva al test del coronavirus accende i riflettori sulle modalità di gestione dei flussi di persone che arrivano in Sicilia dalle aree c.d. “gialle”.
Con una nota ufficiale il sindaco di Torrenova, Salvatore Castrovinci, ha chiesto questa mattina agli enti competenti direttive in merito alle tante persone che si stanno trasferendo dalle zone gialle nei nostri territori. Secondo il primo cittadino torrenovese si tratterebbe “di un vero e proprio esodo”.
In particolare la nota, indirizzata al Presidente della regione Nello Musumeci, all’Assessorato regionale alla salute, al Prefetto di Messina e all’Asp di Messina, si riferisce all’impossibilità per gli amministratori locali di prendere provvedimenti nei confronti di chi rientra dalle zone a rischio.
“Mentre in merito ai soggetti provenienti dai comuni espressamente indicati nel citato Decreto (decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 febbraio scorso ndr ), vi sono precise indicazioni ministeriali, lo stesso non è dato evincere in merito ai soggetti provenienti dalle zone (gialle) che coincidono con l’intero territorio regionale di Lombardia, Liguria, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna” si legge nel testo del documento.
“Spero che gli enti preposti diano una risposta in tempi brevi anche perché il primo caso di coronavirus in Sicilia è di una turista bergamasca proveniente da una “zona gialla” – Scrive in una nota indirizzata alla stampa Castrovinci. “Non possiamo ancora esitare e non possiamo permetterci la diffusione del virus nel nostro territorio. Non si tratta di allarmismo o panico, ma solo di semplice ragionevolezza: abbiamo esigenza di misure veloci ed efficaci” continua il sindaco “Spero che chi sta rientrando dalle zone gialle abbia il buon senso di isolarsi per almeno 14 giorni. Non si tratta di discriminazione o razzismo, ma solo di buon senso che, credetemi, non ha fatto mai male”.