“Il successo dell’operazione “Dinastia” che ha condotto in carcere cinquantanove affiliati alla criminalità mafiosa in tutto il comprensorio tirrenico della provincia che da Messina si spinge sino a Barcellona Pozzo di Gotto riafferma una volta ancora la confortante presenza dello Stato ad accompagnare e rendere sicura la nostra vita sociale e consegna nuova vitalità al valore della legalità.”
Il sindaco Roberto Materia ha voluto esprimere un sentito ringraziamento ed un sentimento di profonda gratitudine manifesto, anche a nome dei cittadini di Barcellona Pozzo di Gotto, alla Magistratura e a tutto il personale dell’Arma dei Carabinieri che, con alta professionalità e grande abnegazione, hanno condotto le indagini e portato a termine l’importante operazione antimafia. “I profili degli arrestati confermano tuttavia che nonostante i successi che lo Stato continua a riportare – dei quali quello odierno è soltanto l’ultimo – la mafia è un parassita che ancora continua ad insinuarsi nella carne viva della nostra società e del suo tessuto economico e ne condiziona le prospettive. Dobbiamo dunque prestare attenzione a non abbassare la guardia e a mantenere alto il livello di vigilanza e la resistenza contro questa barbarie che fa violenza alle persone e oltraggia la civile convivenza. Legalità, giustizia, rispetto della persona, libertà sono i valori che stanno alle fondamenta della lotta alla mafia e ad ogni forma di criminalità e che appartengono al patrimonio culturale della nostra società, inscindibilmente collocati nel profondo della coscienza civile soprattutto delle giovani generazioni. Sono i valori che hanno guidato l’azione di tanti servitori dello Stato che in un passato mai lontano hanno immolato la loro vita nella lotta alla criminalità organizzata per affermare la legalità e tutelare la libertà nostra e dei nostri figli. A tutti costoro dobbiamo la nostra gratitudine, la stessa gratitudine che in questa occasione rinnoviamo alla Magistratura, all’Arma dei Carabinieri e a tutte le Forze di Polizia, come anche a tutti gli altri servitori dello Stato e a quei semplici cittadini che quotidianamente, ciascuno per il proprio ruolo e spesso anche soltanto con un’azione di
denuncia, conducono e sostengono la lotta alla mafia.”