“I controlli nello Stretto di Messina stanno proseguendo come sempre: anche ieri sera le persone transitate da Messina sono state fermate, sono state controllate le autocertificazioni e misurata loro la temperatura corporea”, a precisarlo è la Questura di Messina, ricordando che c’è un posto di fisso di controllo agli imbarcaderi privati e alla stazione marittima con poliziotti, carabinieri, finanza, corpo forestale e un medico.
La polizia assicura che “ieri i controlli sono stati eseguiti seguendo la normativa nazionale vigente al momento, che oggi è cambiata ed è molto più restrittiva. Le persone che non avevano validi motivi previsti dalla legge per tornare in Sicilia ieri sono state denunciate”.
Da oggi dunque sarà potenziato il controllo e le misure saranno più restrittive e stamattina ci sono già pochissime persone agli imbarcaderi privati e pubblici.
In realtà la normativa nazionale è cambiata già ieri, poiché l’ordinanza firmata dai ministri dell’interno e della salute, Luciana Lamorgese e Roberto Speranza, è entrata in vigore immadiatamente, alla data del 22 marzo.
Che il problema sia la comunicazione delle nuove disposizioni?