Nella giornata di ieri 24 marzo 2020, con l’ultima corsa dei mezzi Blujet delle ore 20.50 proveniente da Villa san Giovanni, ad un passeggero sceso dal mezzo navale Tindari jet è stata rilevata, allo sbarco a Messina, una temperatura di circa 39°. L’uomo è stato subito inviato all’ospedale Papardo per i controlli del caso. L’azienda Blu jet ha posto in essere quanto previsto dal Protocollo, provvedendo alla sostituzione del mezzo per la giornata odierna e predisponendo un’ulteriore opera di bonifica e sanificazione, dandone comunicazione a tutte le autorità interessate.
A riferire l’episodio Filt Cgil e Uiltrasporti di Messina che scrivono alle Prefetture di Messina e Reggio Calabria, alle Capitanerie di Porto e ai sindaci delle due sponde dello Stretto per evidenziare un’anomalia che rischia di mettere a rischio lavoratori e comunità.
I segretari Carmelo Garufi e Michele Barresi spiegano che quanto riguarda l’attraversamento dei pendolari per mezzo delle Unità Veloci della Società Blu jet risulta siano state adottate tutte le misure previste dai protocolli a cura dell’Azienda per il contenimento del contagio da COVID-19. E’ anche stata allestita, presso la banchina del porto di Messina, una struttura della Protezione Civile con personale sanitario incaricato del rilievo della temperatura a tutti i passeggeri in partenza e arrivo, con attivazione del relativo protocollo di invio presso il previsto nosocomio in caso di riscontro di persone con temperatura superiore ai 37,5°.
Evidenziano però che questa stessa procedura, con medesimo controllo sanitario preventivo della temperatura, è totalmente assente sul versante calabro, precisamente nei porti di Villa San Giovanni e Reggio Calabria, quotidianamente toccato dai mezzi Blu Jet.
“Non comprendiamo –dichiarano i due sindacalisti- le motivazioni per cui a tutti i passeggeri non vengano predisposti i controlli sanitari prima dell’imbarco anche nei porti di Villa San Giovanni e Reggio Calabria, limitandoli al momento dello sbarco a Messina, esponendo ad evitabili rischi di contagio sia i lavoratori che la restante clientela, che può comunque venire a contatto durante la traversata.”
Filt Cgil e Uiltrasporti richiedono, con l’urgenza che la situazione impone, l’istituzione di presidi sanitari nei porti di Villa San Giovanni e Reggio Calabria, anche in prossimità dei mezzi veloci di Blu jet. Bisogna impedire a monte l’imbarco di passeggeri trovati con temperatura superiore ai 37,5°, per evitare di esporre a rischio contagio il personale marittimo e il conseguente temporaneo inutilizzo dei mezzi, con il rischio concreto di interruzione del servizio pubblico.