Un solo genitore può camminare con i figli minori “purché in prossimità della propria abitazione”. Lo precisa l’ennesima circolare inviata dal Viminale ai prefetti per fornire “chiarimenti” sul divieto di assembramento e spostamenti. Si tratta di indicazioni, spiega il capo di Gabinetto, Matteo Piantedosi, da trasmettere alle forze di polizia.
Ma questa circolare del Viminale, era davvero necessaria?
Certo che questa precisazione, mostra ancora una volta tutta l’insicurezza del Viminale. La circolare ha scatenato l’ira dei governatori, dal presidente della Campania De Luca all’assessore regionale della Lombardia Gallera che accusano il ministero dell’Interno di “irresponsabilità”.
“Il provvedimento ministeriale potrebbe essere inteso – dice Gallera – come un segnale di allentamento delle misure di contenimento assunte finora. Misure rigide, importanti, che hanno pero’ consentito di contenere la curva dei contagi del coronavirus. La luce in fondo al tunnel rischia di allontanarsi o di spegnersi del tutto nel momento in cui vengono trasmessi messaggi ambigui: l’indicazione utile per tutti deve essere quella di rimanere a casa, ancora per qualche settimana. Solo così riusciremo a sconfiggere questo nemico subdolo e invisibile”.
In Sicilia comunque resta in vigore l’ordinanza del presidente della regione Musumeci, che vieta le camminate o la corsetta.
La circolare sa quasi di un Pesce d’aprile in questo momento, in cui si invita la gente a stare più possibile in casa. Proprio quando sembra che la situazione stia diventando più gestibile il Viminale continua a confondere gli italiani.
Torneremo a uscire e a giocare con i nostri bambini, ma soltanto una volta che sarà finita l’emergenza.
D’altronde, citando un’aforisma di Napoleone Bonaparte: “Chi ha voglia di rovinare gli uomini deve solo permettere loro tutto.”