Si capirà nei prossimi giorni se alla fase di stasi seguirà una diminuzione dei positivi in Italia. Ieri, l’aumento dei contagi da coronavirus è rimasto stabile, in lieve rallentamento, con 2.477 casi in più.
Gli esperti valutano che per vedere una sostanziale diminuzione di contagi bisognerà attendere almeno 1-2 settimane, sempre che le misure di distanziamento sociale siano mantenute. Ciò che conforta sono i numeri che riguardano i guariti, altri 1.431 ieri, e il calo dei ricoveri, soprattutto nelle terapie intensive.
La necessità di non abbandonare le misure di contenimento è stata sottolineata ancora dal presidente della Protezione civile, Angelo Borrelli, che ha anticipato che tali misure potrebbero essere prorogate fino al 16 maggio.
A domanda, infatti, Borrelli ha risposto: «Se l’andamento non cambia, la “fase 2” dell’emergenza coronavirus potrebbe iniziare il 16 maggio, come potrebbe essere prima o dopo. Dipende dai dati. La situazione ora è stazionaria, dobbiamo vedere quando questa situazione inizia a decrescere. Non vorrei dare delle date, però – ha concluso Borrelli – da qui al 16 maggio potremo aver dati ulteriormente positivi che consigliano di riprendere le attività e cominciare quindi la fase 2».