Rivedere i piani sull’ospedale “Cutroni Zodda” di Barcellona Pozzo di Gotto. Lo chiede il personale del presidio che ha inviato una nota alle autorità sanitarie competenti. In poche parole, si chiede che la struttura non sia esclusivamente un Covid Hospital perché, appena finita l’emergenza, il territorio potrebbe risentirne sul fronte dell’assistenza sanitaria.
Il contagio non è avvenuto con un elevato picco, ma l’evoluzione – secondo il personale – ha messo in evidenza che non serve avere grandi centri Covid, quanto piuttosto reparti dedicati, preferibilmente in più ospedali distribuiti sul territorio. “La completa trasformazione del presidio di Barcellona in Covid-Hospital o addirittura in riabilitazione polmonare post covid priverebbe un territorio di 80 mila utenti di una struttura ospedaliera per acuti e delle specialità sanitarie per patologie urgenti che sono in calo per via delle restrizioni sociali. I firmatari hanno chiesto quindi lo sdoppiamento dell’attuale struttura Covid in una struttura ospedaliera di base con annesso padiglione covid. Soluzione realizzabile con una zona rossa da oltre 30 posti letto e una zona verde non covid fino a 80 posti letto per assistere i pazienti affetti da altre patologie. La nuova struttura potrà avvalersi delle nuove tecnologie messe in piedi per l’emergenza covid, quali le terapie intensiva e sub intensiva. I trenta posti Covid appaiono agli scriventi sufficienti per il territorio della costa tirrenica, se agli stessi si aggiungono gli altri posti covid in corso di realizzazione a Sant’Agata di Militello. Infine, i firmatari della nota hanno sollecitato i sindaci dei Distretti Sanitari di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo in merito alla necessità di procedere in tempi brevi allo sdoppiamento della struttura, chiedendo ampio riscontro.